Uscita Cinema: 21 Agosto 2009
Titolo Originale: The Haunting in Connecticut
Genere : Horror
Regia: Peter Cronwell
Attori: Virginia Madsen, Kyle Gallner, Martin Donovan, Amanda Crew, Elias Koteas, Ty Wood, Sophi Knight, Erik J. Berg, John Bluethner, D. W. Brown, John B. Lowe, Adriana O'Neil, Will Woytowich, James Durham, Darren Ross.
Durata: 92 min
Valutazione : Bambini +13
Paese: USA 2009
Distribuzione: Lucky Red
Trama Film:
Sara è una madre provata dalla vita. Il marito ha dei problemi con l'alcol e il figlio maschio, Matt, è affetto da un cancro per il quale necessita di cure speciali. La famiglia decide di affittare una casa nella zona vicina all'ospedale in cui Matt viene sottoposto a terapie particolari. Ben presto il ragazzo comincia a percepire strane presenze per combattere le quali chiede l'intervento di un misterioso compagno di terapie esperto in fenomeni paranormali.
Siamo di fronte all'ennesimo film sulla casa infestata di cui Amityville Horror costituisce il punto di riferimento. Il problema è che si vuole far passare la storia come vera. Si tratterebbe del caso della famiglia Snedeker che negli anni '70 aveva finito con l'abitare a Southington in Connecticut.
Può darsi che si siano verificati fenomeni paranormali ma viene da pensare che sia molto improbabile che sia accaduto 'tutto' quello che viene proposto nel film. Perché altrimenti saremmo indotti a ritenere che la famiglia di Matt dovesse essere davvero priva di discernimento visto che non ha abbandonato l'edificio prima della tregenda (di cui vi taciamo le origini e gli sviluppi per non fare spoiler). Il problema di un film come questo sta nella quasi meccanica proposta di nuovi colpi di scena. Tre pugni ben assestati al plesso solare (come ben sanno i pugili) producono molto di più di tanti piccoli pugni ad effetto ma di scarsa potenza complessiva.
Il vero interesse de Il Messaggero non sta quindi tanto nella riproposizione di situazioni ormai stranote agli appassionati del genere. È possibile invece individuarlo nel legame che viene instaurato tra la malattia, la probabile e imminente morte e la sua rappresentazione secondo i canoni del genere. Quei corpi ricoperti di parole da un sadico negromante non sono poi tanto diversi da quello di Matt punteggiato dai segni del male che lo invade.
Siamo di fronte all'ennesimo film sulla casa infestata di cui Amityville Horror costituisce il punto di riferimento. Il problema è che si vuole far passare la storia come vera. Si tratterebbe del caso della famiglia Snedeker che negli anni '70 aveva finito con l'abitare a Southington in Connecticut.
Può darsi che si siano verificati fenomeni paranormali ma viene da pensare che sia molto improbabile che sia accaduto 'tutto' quello che viene proposto nel film. Perché altrimenti saremmo indotti a ritenere che la famiglia di Matt dovesse essere davvero priva di discernimento visto che non ha abbandonato l'edificio prima della tregenda (di cui vi taciamo le origini e gli sviluppi per non fare spoiler). Il problema di un film come questo sta nella quasi meccanica proposta di nuovi colpi di scena. Tre pugni ben assestati al plesso solare (come ben sanno i pugili) producono molto di più di tanti piccoli pugni ad effetto ma di scarsa potenza complessiva.
Il vero interesse de Il Messaggero non sta quindi tanto nella riproposizione di situazioni ormai stranote agli appassionati del genere. È possibile invece individuarlo nel legame che viene instaurato tra la malattia, la probabile e imminente morte e la sua rappresentazione secondo i canoni del genere. Quei corpi ricoperti di parole da un sadico negromante non sono poi tanto diversi da quello di Matt punteggiato dai segni del male che lo invade.
Nessun commento:
Posta un commento